Ceramica Flaminia
Ceramica Flaminia è stata fondata nel 1954 da un gruppo di 23 giovani operai che, infastiditi dalle infruttuose rivendicazioni salariali nelle fabbriche di Civita Castellana, hanno deciso di mettersi in proprio. Nel gennaio 1955 hanno iniziato a produrre sanitari. Inizialmente, la produzione era completamente artigianale, con lastre di creta modellate manualmente e cottura in fornaci alimentate a legna, senza strumenti per la misura delle temperature.
Con il boom economico degli anni ’60 e ’70, le esigenze del mercato cambiano e l’azienda si adatta progettando serie ornamentali composte da WC, cassetta di scarico, bidet, lavabo e colonna. In questo periodo, i prodotti non sono più esclusivamente bianchi e inizia l’era del colorato. La produzione si evolve anche con l’adozione del sistema del colaggio e la sostituzione della vecchia fornace con un moderno forno a tunnel, alimentato a nafta.
Negli anni ’80, l’azienda si concentra sulla meccanizzazione del processo produttivo e diventa una società a responsabilità limitata nel 1983. Nel frattempo, la progettazione dei prodotti si concentra sul recupero di forme classiche e sulla realizzazione di articoli dalle linee morbide e arrotondate.
Nel 1996, la Ceramica Flaminia diventa società per azioni e, poco dopo, con l’arrivo di Roberto Palomba inizia una “rivoluzione” nel design dei sanitari. Il nuovo direttore artistico, insieme a Ludovica Serafini, inizia a progettare prodotti dal design rivoluzionario, come il lavabo Acquagrande, che diventa un prodotto icona del cambiamento. La nuova “linea design” si arricchisce di articoli dal forte impatto stilistico, promossi sulla stampa e sui cataloghi con immagini forti e soluzioni d’arredo innovative.
Nel 2004, Giulio Cappellini diventa l’art director dell’azienda e apre alla collaborazione con i più noti designer del momento e con giovani talenti alle prime esperienze. Flaminia diventa un crocevia dove si incontrano le più svariate esperienze progettuali e può vantarsi di essere l’azienda di sanitari che collabora con il maggior numero di progettisti.
La crisi economica del 2008 ha visto Ceramica Flaminia impegnata a rispondere alla domanda di un mercato globale sempre più difficile e selettivo. L’azienda ha dovuto affrontare la sfida di produrre sanitari di alta qualità mantenendo un adeguato livello dei costi, continuando a investire in innovazione tecnologica e nella professionalità delle maestranze. Nonostante la crisi, l’azienda non ha smesso di cercare soluzioni tecniche e stilistiche da apportare ai propri sanitari in ceramica, e ha continuato a collaborare con famosi progettisti italiani ed internazionali.
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